2. Diventare Monaco

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le esigenze basilari per vivere in maniera dilatata questa vocazione particolare nel seno della Chiesa. Quelli che si sentono cosi interpellati, e d'età tra i venti e i quaranta anni, sono dapprima invitati a soggiornare nella foresteria del monastero, per prendere contatto con la comunità, sperimentare la sua atmosfera ed entrare nel suo ritmo di preghiera. È allora possibile avere degli incontri con il Padre Abate e il maestro dei novizi (formatore) per dialogare con loro sulla vita monastica cistercense, in vista di un discernimento vocazionale.

L'ESPERIENZA MONASTICA.

Dopo questi incontri, se l’Abate lo ritiene opportuno, i candidati che desiderano approfondire il loro cammino di discernimento sono invitati a fare un'esperienza monastica, cioè un tirocinio della durata di un mese o più in comunità. Integrati nel gruppo del noviziato, ne condividono le diverse attività. Questa esperienza di vita concreta in comunità, con le sue esigenze quotidiane (orario, preghiera, lavoro in comune, silenzio, ecc.), permette di confrontare e di applicare alla realtà l'idea o l'ideale della vita monastica che si porta in sé. Il candidato che, nel corso di questa esperienza monastica, vede crescere in sé il desiderio di unirsi alla comunità è invitato a maturare la propria riflessione in un periodo di tempo trascorso nel suo ambiete di vita. Dopodiché, se questo è il suo desiderio, viene accolto in comunità, alla data stabilita col maestro dei novizi, e inizia il postulato.