2. Ordine Cistercense della Stretta Osservanza

Qui si sarebbe sviluppata, su questo tronco possente, una nuova, inconfondibile spiritualità monastica: la spiritualità cistercense. Caratteristiche principali dei cistercensi erano la ricerca per i loro insediamenti di luoghi isolati e di terre incolte; il rifiuto di rendite e la volontà di vivere con il lavoro delle proprie mani; povertà al seguito di Cristo povero; e una grande semplicità che tocca tutti i campi: dalle costruzioni alla liturgia, ai vestiti, al cibo, alla vita stessa. Questo stile ha avuto per risultato capolavori architettonici, la bonifica di immense estensioni prima incolte, un notevole incremento quindi all’agricoltura del tempo e, con la rinunzia allo sfruttamento del lavoro dei contadini, un contributo alla fine della schiavitù della gleba. Dal gruppo dei fondatori di Cîteaux emergono tre figure: Roberto, Alberico e Stefano. Il primo, l'abate partito con gli altri da Molesme, dovette, per le insistenti pressioni dei monaci rimastivi, farvi ben presto ritorno. Gli successe, alla guida della comunità, " l'uomo di Dio Alberico ", che la governò con grande lungimiranza per nove anni tra situazioni molto difficili per la penuria di uomini e di mezzi. Infine Stefano, succeduto ad Alberico, gettò le fondamenta giuridiche dell'Ordine che vedeva nascere sotto i suoi occhi, con la " Carta di carità " tra i vari monasteri originati da Cîteaux: il titolo prescelto è già tutto un programma.

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